Tratto da Report
Allegato Il Mondo

Firenze e Chopard, affinità elettive

 

Nella città del Giglio Chopard ha trovato il palcoscenico ideale per le sue creazioni: gioielli, orologi e accessori luxury protagonisti di una tradizione secolare nella prestigiosa Via della Vigna Nuova

 

Incontro con l'amministratore delegato Davide Traxler

 

"Qui a Firenze - spiega Davide Traxler, amministratore delegato di Chopard Italia - il nostro marchio ha trovato la dimensione ideale per esprimersi pienamente: centralità geografica, creatività, abilità manifatturiera e un'impareggiabile sensibilità estetica... Proprio come Chopard, Firenze è sinonimo di sogno, raffinatezza, charme".

Siete presenti in pieno centro con la boutique di Via della Vigna Nuova, a pochi passi dalla direzione amministrativa dove viene seguita tutta l'organizzazione di Chopard Italia...

"Da qui gestiamo la rete commerciale. Altre prestigiose boutique Chopard sono anche a Roma e Milano, città che come Firenze hanno un respiro internazionale. Ultimamente abbiamo conquistato anche Venezia, dove in Piazza San Marco abbiamo inaugurato un nuovo, splendido negozio in stile '700 veneziano".

Quest'anno Chopard festeggia il suo 150° anniversario e lo fa con una straordinaria e fiabesca collezione di gioielli ispirata a una dimensione sognante del mondo animale... L'ulteriore conferma di un successo che ha origine in una solida tradizione familiare...

"L'azienda fu fondata nel 1860 da Louis-Ulysse Chopard, che avviò un laboratorio di orologeria a Sonvilier tra le montagne del Giura. In poco tempo i suoi orologi conquistarono l'intera Europa. Nel 1920 Chopard si trasferì a Ginevra, capitale dell'Haute Horologerie e, nel 1963, fu acquistata dalla famiglia Scheufele, appartenente a una riconosciuta dinastia di orologiai e gioiellieri tedeschi. Fu un passaggio davvero decisivo per il marchio svizzero, che si tradusse in un'occasione di straordinario sviluppo".

Attualmente la gestione di Chopard è affidata alla seconda generazione Scheufele. L'azienda, caratterizzata negli anni da una crescita cauta e costante, è oggi una realtà solida che guarda con fiducia al futuro. Un vero miracolo in tempi difficili come questi.

"Merito di una filosofia che ha volutamente scelto di rimanere fedele alla tradizione: in Chopard la gestione è ancora sotto il controllo della famiglia e, in assoluta controtendenza, niente è stato esternalizzato. Tutto avviene rigorosamente all'interno dell'azienda, proprio come 150 anni fa".

A rendere Chopard un esempio virtuoso di moderna imprenditoria è anche il ruolo sociale che svolge nel territorio: quale importanze attribuite a tutto questo e come siete attivi in tal senso nell'area fiorentina?

"Per gli Scheufele gli imprenditori sono parte della società civile e come tali è giusto che svolgano un ruolo attivo nella valorizzazione delle eccellenze locali. In questi anni Chopard ha partecipato a diverse iniziative a sostegno della ricerca scientifica, ha sponsorizzato mostre e restauri di dimore storiche e, facendo riferimento all'area fiorentina, si è ultimamente impegnata nella raccolta fondi a favore della Fondazione Semola di Fiesole che si occupa di musica".

 

Nel centro convenzionato Aige Radiodiagnostica, oltre a strumentazioni d’avanguardia alcune semplici idee per far funzionare meglio la sanità pubblica

 

Biologia molecolare, l’ultima frontiera

 

Incontro con l’amministratore dott. Duccio Del Frate

 

Uno dei più attrezzati laboratori di analisi mediche e centro radiologico del comprensorio napoletano si trova a Frattamaggiore, è convenzionato ed è sottoposto al controllo di qualità SCQ ISO 9001:2000.

Dottor Del Frate, lei è biologo, amministratore della società Aige Radiodiagnostica e responsabile dello sviluppo e della tecnologia del gruppo. Ci riassume i punti di forza dei centri Aige?

“Innanzitutto le tecnologie all’avanguardia che permettono di effettuare tomografie computerizzate a strati multipli e risonanze magnetiche ad alto campo. L’ultima frontiera varcata è l’utilizzo della biologia molecolare per identificare batteri e virus e per quantificare il materiale genomico virale in corso di terapia nei casi di infezioni dai virus delle epatiti”.

Dove si applica con maggior successo questa pratica?

“Soprattutto nella sfera uro-genitale: serve a trovare i virus HPV responsabili del carcinoma del collo dell’utero. Ma consente anche di rilevare la presenza di batteri come Clamidia, micobatteri, micoplasmi, ecc., difficilmente identificabili con i tradizionali metodi culturali”.

La vostra è una storia trentennale...

“Aige è nato come laboratorio di analisi, uno dei primi in Campania a introdurre nel 1983 metodi con radio-isotopi che hanno permesso di conoscere e diffondere, oltre ai dosaggi ormonali, alcuni dosaggi come i markers di tumori ed epatiti. Nel ’93 abbiamo iniziato le attività radiologiche fino ad arrivare alla più completa diagnostica per immagini (ecografia, tomografia, risonanza magnetica). La tomografia a strati multipli permette di studiare le angiografie, le endoscopie virtuali e altre applicazioni in ricostruzione. Inoltre siamo in grado di effettuare risonanze magnetiche ad alto campo per lo studio di organi, vasi, articolazioni e molto altro, con performances come diffusione, perfusione e spettroscopia, non ottenibili con apparecchiature a campo medio-basso. Se il paziente autorizza il consulto via web, condividiamo immagini e referti con più medici specialisti”.

Ci parli del vostro personale.

“Abbiamo 50 dipendenti più 35 consulenti: tutto personale qualificato”.

La sanità pubblica è malata e la Campania è una delle regioni col termometro dei conti in rosso. Com’è possibile contenere i costi senza penalizzare il servizio?

“Il problema è quello dei troppi passaggi: dal Ministero alla Regione, quindi alle Asl e alle strutture convenzionate. I pagamenti dovrebbero avvenire direttamente dal Ministero agli operatori sul territorio. E gli acquisti di attrezzature andrebbero fatti con diverse procedure, perché un conto è acquistare un certo numero di apparecchiature da destinare a più strutture e un altro è fare tante gare quanti sono i mezzi necessari. Tra tante cose che non vanno, si affaccia un progetto positivo: una rete di call center rivolta agli assistiti per dare informazioni e per organizzare l’iter sanitario, dal semplice esame all’intervento”.

 

Rimini Yacht, esclusivo atelier del mare

 

Leader nelle vendite, propone le migliori marche, servizi su misura e assistenza 24 su 24

 

"Il nostro cliente - spiega Giulio Lolli fondatore e presidente di Rimini Yacht - è sempre speciale, prima, durante e dopo. Amo il mare senza riserve, con tutto me stesso, e mi piace condividere questa passione con il cliente circondandolo di attenzioni, coinvolgendolo con prove in acqua e visite ai cantieri, facendogli vivere un'esperienza mozzafiato. Abbiamo battezzato la nostra azienda l'atelier del mare e in effetti lo siamo: garantiamo servizi su misura e seguiamo l'armatore esperto come il neofita in ogni passaggio: la scelta, il finanziamento, l'assicurazione e il reperimento del posto barca".

Quali marchi proponete?

"Rispondiamo ad ogni esigenza con le gamme Aicon, Atlantis, Azimut, Bertram, Galeon, Terranova ma offriamo anche una larga scelta di usato revisionato e garantito dal nostro attrezzatissimo cantiere Marinara Sea Service. Per questo siamo leader nelle vendite, Best Dealer Regal nel 2004 e 2005, Best Aicon Dealer nel Mondo nel 2008 e, nel 2009, miglior Concessionario Atlantis nel Mondo e Specialista del Modello Atlantis 425".

Ultime novità?

"L'ammiraglia Galeon 640 dalle linee tese e moderne. Poi le opere d'arte di Atlantis, il 50x4, il 42HT e l'ipertecnologico 425sc e, infine, il nuovo 18 metri Aicon 58, un megayacht in soli 60 piedi".

Il servizio post vendita?

"Inizia già dal varo, che è sempre una festa perfetta grazie ai check up anticipatamente eseguiti dai nostri specialisti. Inoltre offriamo assistenza tecnica 24 su 24 in tutto il Mediterraneo e servizio Courtesy Boat".

 

K-Team: una squadra "chiave" per cavalcare l'era della globalizzazione

 

Soluzioni integrate e personalizzate di web empowerment per business vincenti in Internet

 

Incontro con l'AD Alessandro Motta

 

Soddisfare rapidamente la clientela con business plan di comunicazione e sviluppo gestionalmente sostenibili e sempre coerenti con le attività off-line delle imprese: questa la missione di K-Team Services and Technologies Srl, specializzata in soluzioni web empowerment intese come progetti e processi riservati ai clienti che vogliono non solo aumentare le opportunità di azione in Internet operando le più idonee e redditizie scelte di comunicazione, marketing e business ma anche sfruttare pienamente il mezzo digitale e misurare l'efficacia e il ritorno in termini di web marketing. Fondatore di K-Team è Alessandro Motta, ex dirigente Telecom Italia per le attività web del Gruppo ed ex responsabile Internet in Pirelli. "Ho fondato il mio team perché sono fermamente convinto che Internet sia un'opportunità da non perdere per uscire in modo rapido dalla crisi. Una sfida che mi vede al fianco di piccole e medie imprese, liberi professionisti, cooperative e aziende quotate in borsa che vogliono posizionarsi con successo on-line e ottimizzare il business digitale. Per centrare l'obiettivo utilizzo anche la multimedialità offerta dai video. In questo mi affianca il socio e CTO Angelo Tracanna, professionista apprezzato nel mercato ICT con esperienze in Rai, Telecom Italia, Siae , Gruppo De Agostini, CNR, ecc. La nostra è l'ottica esclusiva di una boutique del web dove in primo piano ci sono la massima personalizzazione e l'innovazione spinta".

K-Team come azienda estremamente settoriale: è stata una scelta voluta?

"Sì. La nostra organizzazione tailor made, snella, dinamica e sempre vicina al management con servizi tarati sulle specifiche esigenze aziendali, ci consente di garantire massima efficacia alle piccole e medie imprese che vogliono grintosamente confrontarsi con i mercati globalizzati".

Parliamo di servizi: cosa proponete in fatto di innovazione?

"Ai nostri clienti offriamo soluzioni web integrate e personalizzate: dalla pianificazione strategica allo studio grafico e funzionale del sistema web sino alla fornitura di software e applicazioni IT per la gestione dei processi e delle informazioni secondo i più elevati standard di efficienza e qualità. Naturalmente ci occupiamo anche della manutenzione ordinaria ed evolutiva dei sistemi e della misurazione periodica dei risultati".

Fra i vostri clienti vantate anche il Gruppo Della Valle... E' così?

"Abbiamo conquistato la sua fiducia curando con estrema attenzione tutti gli aspetti web per ogni marchio dal punto di vista tecnologico. Nel 2008 abbiamo realizzato anche una Tod's Web TV, forse la più importante opera di catalogo video nell'ambito della luxury fashion degli ultimi anni".

 

Professore e avvocato in punta di diritto

 

Incontro con l'Avv. Prof. Ugo Ruffolo

 

Laureato con lode in giurisprudenza nel 1964, l'Avv. Ugo Ruffolo vanta una carriera universitaria ai più alti livelli: assistente ordinario all'Università La Sapienza di Roma dal 1970, dal 1976 al '79 è professore incaricato di Istituzioni di Diritto Privato all'Università di Perugia per diventare poi dal 1984 Professore Ordinario titolare della I Cattedra di Diritto Civile presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna dove è anche titolare della Cattedra di Diritto della Comunicazione. Raffinato interprete del diritto, è autore di numerosi saggi, articoli e monografie sull'economia e l'impresa, sul diritto dei consumi, della concorrenza e della pubblicità, dei mass media e dell'informatica nonché sul diritto industriale, bancario, finanziario, sanitario e amministrativo. Competenze a tutto campo, quindi, costantemente aggiornate anche grazie al lavoro svolto per la rivista di diritto dell'economia "Responsabilità, Comunicazione, Impresa" (ed. Giuffrè), che dirige dal 1996. All'impegno intellettuale Ugo Ruffolo affianca una professionalità estremamente apprezzata dal mondo delle grandi imprese: avvocato d'affari di primo piano, è stato e continua ad essere apprezzato consulente di primarie realtà a livello nazionale alle quali offre i qualificati servizi di una struttura legale forte di tre sedi a Bologna, Roma e Milano e di una quarantina di collaboratori di lunga e comprovata affidabilità. Ma la poliedrica figura di Ugo Ruffolo, fra l'altro giornalista pubblicista ed editorialista per alcuni quotidiani nazionali, ha un ulteriore risvolto, quello più conosciuto al grande pubblico, di consulente legale per trasmissioni televisive di successo dedicate ai rapporti, spesso problematici, fra mercato e consumatori. Le sue apparizioni, che ormai si susseguono da un quarto di secolo, mostrano un alto indice di gradimento soprattutto per l'equilibrio con cui esprime pareri, consigli e suggerimenti. "In queste occasioni - racconta lui stesso - utilizzo tutto il know how accumulato sia in campo accademico sia vivendo a stretto contatto con l'universo imprenditoriale. Non mi propongo infatti come un sindacalista dei consumatori dai toni barricaderi ma invece come una voce di buon senso, saldamente ancorata alla cultura del diritto d'impresa ma anche estremamente attenta ai giusti diritti di chi si trova ad acquistare prodotti o servizi che poi si rivelano incongrui o addirittura forieri di danni e disagi".

 

Piccoli impianti ad olio di colza per produrre energia elettrica e termica

 

Questa l’idea della Società Grandi Impianti Fiorentini per rispondere all’obiettivo UE di raggiungere entro il 2010 una quota indicativa del 22% di elettricità da fonti rinnovabili sul consumo elettrico totale

 

Incontro con l’Amministratore Elia Guglielmucci e il Consulente Rag. Mauro Cambi

 

La questione energetica è ormai un argomento da primo piano: la ricerca tecnologica è sempre più impegnata a trovare e mettere a punto soluzioni all’altezza del problema e cresce il numero degli imprenditori che trovano in questo settore motivi di investimento vincenti non solo dal punto di vista economico ma anche da quello sociale e ambientale. Un ottimo esempio in tal senso viene dalla Toscana, in particolare dalla Società Grandi Impianti Fiorentini Srl.

“Le nostre attività – spiega il Direttore e Amministratore dell’impresa Elia Guglielmucci – sono da tempo rivolte alla produzione e vendita di energia elettrica ottenuta da fonti tradizionali o rinnovabili con impianti di tipo eolico, fotovoltaico e di cogenerazione, a gas, biogas ed oli vegetali. Ed è proprio quest’ultima la formula prescelta per il progetto che realizzeremo a breve termine in località Valcanoro a Barberino Val d’Elsa”.

Un impianto di cogenerazione a oli vegetali?

“Esattamente. E’ stato autorizzato nel gennaio di quest’anno dalla Provincia di Firenze per le sue caratteristiche di alto valore ambientale in quanto produce importanti quantità di energia elettrica e termica senza provocare emissioni di CO2 in atmosfera”.

“Attraverso questo investimento – interviene il consulente dell’azienda Rag. Mauro Cambi – la Grandi Impianti Fiorentini ha fatto un importante passo di avvicinamento ai concetti della new economy andando a collocarsi in un ambito che non si pone solo scopi di lucro ma anche l’obiettivo di creare un’attività che permette al tempo stesso di salvaguardare l’ambiente, ridurre l’inquinamento e aiutare gli ecosistemi. I ricavi previsti saranno dati dalla vendita dell’energia elettrica alla rete, dalla vendita dell’energia termica e dal rilascio dei certificati verdi da parte del GSE. Inoltre, in controtendenza a quanto sta accadendo sul fronte dell’occupazione, questa iniziativa creerà nuovi posti di lavoro e rappresenterà anche un’importante opportunità per le imprese agricole locali che potranno predisporre produzioni di filiera con la sicurezza di sbocco sul mercato grazie alla presenza di un impianto sul territorio in grado di assorbire importanti produzioni regionali”.

Quali produzioni?

“L’impianto può utilizzare due tipi di oli: quello già usato per scopi alimentari opportunamente trattato oppure quello di colza. E’ proprio a questo secondo che ci riferiamo quando parliamo di opportunità per gli agricoltori”.

Come è fatto quest’impianto?

“Quasi in contrasto con il nome della società l’impianto sarà di piccole dimensioni, quasi invisibile. Impiegherà due motori a circolo diesel da 1.200 e 2.400 Kw per produrre ogni anno circa 24.750 Mw di energia elettrica e 40.350 Mw di energia termica”.

Quindi una politica fatta di tanti piccoli impianti?

“Sì, anche nel futuro continueremo a installare impianti sotto i mille Kw alimentati da olio di colza con filiera europea, diffusi capillarmente in zone densamente abitate in cui anche l’energia termica possa essere utilizzata al 100%”.

 

Nella campagna trevigiana un'azienda presa a modello in tutto il mondo ha anticipato di dieci anni la nascita dell'industria del riciclo. Merito della signora Carla Poli, che oggi gestisce il Centro con la collaborazione del figlio Alessandro

 

Da oltre 35 anni per il recupero contro lo spreco

 

Incontro con la signora Carla Poli

 

"Le mie esperienze nel campo della gestione dei rifiuti - racconta Carla Poli titolare del Centro Riciclo Vedelago - risalgono alla metà degli anni '80 quando, essendo mio marito un estrattore di ghiaia, iniziammo ad occuparci anche del riempimento delle fosse di risulta utilizzate come discariche controllate. Proprio constatando quanti materiali facilmente riutilizzabili venivano purtroppo definitivamente smaltiti ho cominciato ad elaborare l'idea del riciclo".

In anticipo sui tempi…

"Sì, sono stata una pioniera in questo settore. Le prime aziende come la mia cominciarono infatti a nascere solo dieci anni più tardi. Ho creato una struttura innovativa, ma devo confessare che la prima ispirazione mi è venuta dagli insegnamenti di mia nonna, che non voleva mai buttare via niente. Tutto può servire, diceva, e quanto aveva ragione…".

Siete una splendida alternativa all'inceneritore…

"L'importante è capire su quale strada si vuole andare. Del resto è ampiamente dimostrato che l'inceneritore, a fronte degli alti costi e del fatto che produce meno energia di quanta ne consumi, provoca anche maggiore inquinamento. Oggi non espelle più fumo nero, ma in compenso emette nano particelle che il naso e la bocca non riescono a filtrare. A Brescia c'è un impianto attivo da vent'anni, ma da sei devono importare l'erba in quanto la loro è contaminata dalla diossina. Negli USA si sono accorti che i bambini nati negli ultimi anni nelle vicinanze di un inceneritore non solo soffrono sempre più spesso di malattie dell'apparato respiratorio ma hanno anche perso 2,5 punti di quoziente intellettivo".

Perché allora si continua a costruire inceneritori?

"Perché non esiste a livello nazionale un piano rifiuti che indichi il che fare, il tema è lasciato a se stesso, alla coscienza delle singole amministrazioni e degli enti competenti. Da parte nostra lavoriamo da anni in linea con gli indirizzi europei, e siamo produttivi: siamo autorizzati dalla Provincia a lavorare e riciclare sino a 100 tonnellate di rifiuti al giorno. All'inizio il materiale buono per il riciclo era appena il 40%, oggi nei Comuni dove abbiamo lavorato si arriva al 95%".

Chi conferisce i rifiuti qui da voi?

"Soprattutto i Comuni, ma anche industrie private, comunità, ecc. La cosa importante è la differenziazione, al resto pensiamo noi, e garantiamo anche costi nettamente inferiori. Da tempo studiamo i materiali e li analizziamo per scoprire nuove possibilità di riciclo. Non solo ferro, rame e carta, quindi, ma anche tutta una serie di altre materie, prime fra tutte l'alluminio e la plastica: con 129 lattine si fa una bicicletta, con 29 bottiglie in pet una giacca di pile. Perché dobbiamo bruciare tutto e sprecare risorse?".

Quanto è conosciuta la vostra realtà?

"Il nostro know how è largamente apprezzato e in costante diffusione. Abbiamo collaborato con i Comuni di Colleferro, Caltagirone, Sulmona, Prato e nel Campidano in Sardegna. Abbiamo stretti rapporti con l'Olanda, la Cina ci ha citato in un suo vademecum sulle imprese più avanzate del nostro territorio e sono orgogliosa di dire che in India il riciclo, che è partito in tempi brevissimi e oggi sta funzionando alla grande, è stato organizzato a partire dalle nostre indicazioni. Di recente abbiamo acquisito la San Pellegrino e la Georgia Pacific France si è affidata a noi per ricavare pannelli isolanti dalla cellulosa. La spagnola Axioma è nostro partner operativo di ricerca industriale e noi siamo il loro partner di utilizzo. Partecipiamo anche a ricerche su materiali e macchinari con l'Università di Padova e il CETMA di Brindisi e seguiamo progetti a livello europeo: uno sui manufatti plastici, un altro sulle traversine per ferrovie e un terzo, NUMIX, cofinanziato dalla CE, in collaborazione con lo Studio Ingegner Galli di Padova ".

Quante persone impiegate?

"Abbiamo 64 dipendenti di cui 23 immigrati. Siamo oberati di lavoro e le nostre linee di produzione (noi seguiamo soprattutto il plastico) non riescono a soddisfare la richiesta sempre crescente. Del resto in tutta Italia ci sono solo 20 piattaforme per la selezione del materiale: ne servirebbero 2 o 3 per provincia con alle spalle almeno altrettanti impianti di riciclo che, però, sono tutti da fare. Le possibilità di espansione non mancano, servirebbe più volontà politica".

 

Oggi uno dei principali impegni degli studi di commercialisti è assistere i clienti con inviti alla calma consapevole e concreti suggerimenti sulle strategie d'impresa e sulle tattiche da adottare per incentivare produttività e redditività

 

Il commercialista, quasi uno psicologo

 

Incontro con il dott. Mauro Macchiaverna

 

"In questo periodo di crisi - racconta il dott. Mauro Macchiaverna che incontriamo assieme ai soci dott. Alessandro Mazzacani e rag. Luca Guidotti - i commercialisti si trovano quotidianamente sul campo di battaglia a fronteggiare, con inviti alla calma consapevole, situazioni davvero complesse caratterizzate da fenomeni di recessione, esuberi di personale, contrazioni dei consumi".

In effetti oggi svolgete un ruolo che spesso sconfina nella psicologia. Quali azioni propositive si possono contrapporre alle difese passive e allo sconforto collettivo?

"Noi consulenti fiscali e aziendali siamo chiamati a dimostrare con i fatti di saper fornire utili suggerimenti anche nel merito e non solo nella forma su argomenti come le strategie d'impresa e le conseguenti tattiche in tema di produttività e redditività aziendale".

Potete farlo a pieno titolo?

"Noi diciamo di sì. Grazie alle esperienze acquisite sul campo ne abbiamo facoltà e competenza. Il nostro principale obiettivo è di far uscire i clienti dalla sterile presa d'atto che la crisi c'è, che il giro d'affari è in diminuzione, che il reddito si contrae. Dobbiamo portarli a constatare lo stato di perdita effettivo e non solo quello fiscale, evitando di trovare giustificazioni nelle iniquità del sistema di tassazione".

Come intervenite?

"Aiutando i nostri clienti, imprese di piccole, medie e grandi dimensioni e professionisti, a modificare il loro approccio nei confronti della crisi, a prendere coscienza del fatto che sono loro a possedere gli strumenti tecnico-contabili e le conoscenze delle dinamiche d'impresa che possono guidarli verso la ripresa. Per rendere possibile questo passaggio dobbiamo dedicare ad ognuno la giusta attenzione: valutare le problematiche essendo il più possibile pratici e chiari, tralasciando leggi e teorie in effetti preziose ma vaghe e poco utili per il nostro interlocutore. Così la nostra attività si concentra sempre più sulla consulenza programmatica, senza trascurare però le necessarie comunicazioni sulle scadenze fiscali".

Più consulenti che contabili, insomma…

"Certo, così il nostro Studio vuole dare una giusta risposta alle mutate esigenze e richieste provenienti dai clienti, fornendo un servizio più completo, innovativo e personalizzato. Vogliamo e sappiamo fornire servizi di alta qualità e perseguiamo questo scopo con una progettualità attenta alle reali esigenze del cliente, con il quale approfondiamo i contatti e al quale garantiamo risposte e soluzioni differenziate e ben mirate sul singolo caso".

Un rapporto più stretto per guadagnare maggiore fiducia…

"La fiducia del cliente nei nostri confronti è per noi una priorità: per questo il nostro atteggiamento è da sempre rivolto alla ricerca della massima trasparenza ed efficacia, completezza e flessibilità. Abbiamo rafforzato la gamma dei nostri servizi di consulenza societaria, fiscale e tributaria attivando strette collaborazioni con primari studi legali e notarili, e il nostro modello organizzativo ci consente anche di svolgere attività nei confronti di persone fisiche nonché di occuparci di questioni correlate alla consulenza aziendale quali il contenzioso tributario e le gestioni contabili".

Grazie anche alle vostre risorse umane…

"Da sempre riteniamo che il successo di un gruppo di lavoro dipenda dalla professionalità di chi lo compone. Nel nostro team ogni individuo rappresenta un punto di riferimento per gli altri e le capacità del singolo sono arricchite dal reciproco scambio di esperienze".

 

A Roma uno studio legale da anni al centro dei più famosi casi di illecito sportivo

 

Abbinare diritto penale e sportivo: nasce da quest'idea il successo dello Studio Prioreschi

 

Incontro con l'avv. Maurilio Prioreschi

 

Abbinare diritto penale e diritto sportivo: l'idea è venuta a quattro giovani avvocati che, nel 2005, hanno unito le loro varie esperienze, maturate in campi e studi legali diversi, per dare vita a una "boutique" del diritto: mettersi insieme e soprattutto mettere a sistema i loro curricula per far funzionare in sinergia le loro diversificate professionalità. Fu così che Maurilio Prioreschi e Lorenzo Radogna, penalisti già componenti di importanti collegi difensivi (omicidio Pecorelli, processo alla Banda della Magliana, procedimento in relazione alla sparizione di Emanuela Orlandi) e con specifiche competenze nei reati societari, fallimentari, tributari e contro la Pubblica Amministrazione hanno dato vita, assieme a Paolo Rodella, fra i pochissimi specializzati in Italia in diritto sportivo, e Roberto Colelli Riano, civilista esperto in diritto societario, a un'équipe in grado di assistere i maggiori procedimenti sportivi anche alla luce del delicato rapporto tra procedimento penale per frode sportiva e procedimento disciplinare per illecito sportivo.

"Si tratta di processi - spiegano nel loro studio romano di via Ferrari - che sempre più frequentemente derivano da atti di procedimenti penali. Da un fiume di intercettazioni telefoniche, ad esempio, come è accaduto con Calciopoli uno e due".

I risultati, spesso innovativi nel campo della giurisprudenza, hanno dato ragione all'idea dei quattro avvocati a cui nel tempo si sono aggiunti Gianluca Rodella, Roberta Moretti, Maria Teresa Colelli Riano, Corrado Santese, Chiara Brusca, Flavia Tortorella, Emanuela Farina, Andrea Labasi e Alessio Palladino. Come la decisione assolutamente inedita presa lo scorso giugno dal Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport di sospendere l'interdizione temporanea dell'attività di agente di calciatori e la sanzione pecuniaria inflitta in primo grado dalla Corte di Giustizia Federale alla luce del processo penale che ha assolto successivamente l'agente stesso dalle imputazioni. E' stato dunque preservato l'interesse a proseguire l'attività professionale "ad evitare - spiega il Collegio Arbitrale - un danno grave e irreparabile, funzionale e di immagine".

Il mondo sportivo travolto dalla bufera Calciopoli ha ingaggiato lo Studio Legale Prioreschi per i processi di Roma e Napoli sin dalle battute iniziali, sia davanti al tribunale penale che davanti agli organi della giustizia sportiva: amministratori delegati e agenti possono essere assistiti a 360 gradi, anche quali parti lese, come è avvenuto nella vicenda delle intercettazioni illegali Telecom. Molti sono i calciatori e le squadre di serie A e B che si sono rivolti allo Studio per consulenze in diritto sportivo e numerosi sono anche i casi di doping trattati.

"La maggior parte dei nostri avvocati - puntualizza lo stesso avv. Maurilio Prioreschi - riserva uno spazio all'insegnamento in corsi Master di diritto penale e di diritto sportivo presso alcune fra le principali Università italiane. Vorrei segnalare ancora che svolgiamo attività di revisione contabile e che assistiamo numerose società editrici di quotidiani di rilevanza nazionale nonché il sindacato degli assistenti di volo".

 

Di fronte alla sofferenza del paziente il terapeuta, psichiatra o psicanalista, deve saper scegliere un percorso su misura

 

Il disagio psicologico: come affrontarlo

 

Incontro con il dott. Giorgio Beccaria

 

Sempre più spesso le persone che chiedono un aiuto psicologico sembrano non avere una chiara consapevolezza dell'origine del proprio disagio, un tema che affrontiamo con lo psichiatra e psicanalista dott. Giorgio Beccaria.

Dott. Beccaria, il malessere psicologico può non trovare spiegazione?

"Sì, succede che molti siano vittime di una sofferenza incomprensibile, di un senso di oppressione o di angoscia più o meno costante, di crisi d'ansia o di panico improvvise e imprevedibili. Sembrano aver smarrito il senso della vita, non si riconoscono nelle scelte che hanno fatto e ne sono scontenti, si sentono abulici, sconfortati, privi di slancio vitale e di interesse per le cose quotidiane. Hanno la sensazione di essere delle macchine che svolgono un compito a comando e non protagonisti di un proprio progetto".

Riescono a dare una risposta ai loro disagi?

"Può succedere che le spiegazioni portate sulle cause del malessere si rivelino solo apparenti. Approfondendo la conoscenza dei problemi emerge come questi siano sempre strettamente connessi all'intreccio profondo delle vicende personali, del lavoro, degli affetti. In poche parole al centro dell'analisi si pone lo stile di vita psicologico, i meccanismi di difesa che la mente ha eretto contro i problemi e la realtà, le ansie e le preoccupazioni... Insomma, ogni malessere chiama in causa l'intero tragitto esistenziale".

Il "mal di vivere" è anche un problema giovanile...

"Mi capita spesso di aiutare giovani o adolescenti insicuri di fronte alle scelte che devono affrontare, oppure alle prese con le difficoltà tipiche del passaggio all'età adulta. I problemi in questa fase possono presentarsi nello studio o come vero e proprio blocco vitale, sia settoriale nei confronti ad esempio della scuola, che più generale nei confronti dell'ambiente, degli amici e del divertimento, con atteggiamenti di chiusura (pensiamo al mondo virtuale di internet) e rinuncia".

 

 

Alta qualità e trattamenti soprattutto conservativi in uno studio dentistico bolognese dove i pazienti, a partire dall'igiene orale, sono personalmente seguiti dai titolari

 

Obiettivo: soddisfare il paziente a costi accessibili

 

Incontro con il dott. Orlando Claudetti e la dott.ssa Susanna Pastori

 

Tutto è rigorosamente asettico nello Studio Associato Claudetti e Pastori, tranne l'accoglienza che è invece sempre calda e cordiale, mai delegata ai collaboratori. Qui, infatti, i pazienti vengono accolti direttamente dal dott. Orlando Claudetti e dalla dott.ssa Susanna Pastori che, affermano testualmente, oltre che dentisti si sentono anche un po' psicologi.

"Riserviamo molto del nostro tempo all'ascolto e alla visita del paziente - spiega il dott. Claudetti - anche 45 minuti, durante i quali instauriamo anzitutto un rapporto umano per poi eseguire una valutazione globale dello stato di salute della bocca. E' di nostra competenza anche l'igiene orale, un trattamento che effettuiamo in profondità e che utilizziamo anche per un'attenta verifica dello stato dei denti e delle gengive".

Siete entrambi specializzati in endodonzia, lei dott.ssa Pastori anche in protesica e lei, dott. Claudetti, anche in parodontologia e chirurgia orale. Il vostro è dunque un approccio conservativo?

"Siamo convinti - precisa la dott.ssa Pastori - che l'obiettivo di un buon dentista sia innanzitutto la cura e la conservazione dei denti naturali nonché delle gengive e del tessuto osseo. Quando la conservazione per varie problematiche è impossibile, è necessario ricorrere all'implantologia. In questo caso ci avvaliamo di un ottimo implantologo con cui collaboriamo all'occorrenza. Ci occupiamo inoltre di ortodonzia per bambini e adulti mentre, per quanto riguarda la pedodonzia, è un ambito che seguo personalmente tranne nei casi più complessi, che affidiamo a una nostra consulente esterna, eccellente pedodontista".

Vi occupate anche di odontoiatria estetica?

"Attualmente la riabilitazione funzionale viaggia sempre con la necessità di garantire anche un sorriso piacevole. Eseguiamo quindi tecniche di sbiancamento dei denti e, per le protesi, utilizziamo metodiche e materiali di ultima generazione come lo zirconio e la ceramica integrale, dall'effetto estremamente naturale".

Siete convenzionati con compagnie assicurative?

"Lo consideriamo più un problema che un vantaggio: spesso i rimborsi per le cure prestate dal professionista non coprono che in minima parte il costo di un trattamento adeguato. E' molto meglio che il paziente chieda di venire rimborsato direttamente così da poter scegliere il dentista che preferisce".

 

Veronamercato, molto più di un mercato

 

Incontro con il Direttore dott. Paolo Merci

 

Costituita nel 1989, Veronamercato Spa ha la proprietà e la gestione del Centro Agroalimentare di Verona, attivo dal 2003 su un'area di 550.000 metri quadrati.

"Siamo tra i primi tre mercati all'ingrosso in Italia e il primo nel Veneto. - puntualizza il direttore dott. Paolo Merci - Disponiamo di una piattaforma logistica con servizio di frigo conservazione ed operiamo non solo nell'ortofrutta ma anche nei settori florovivaistico, ittico e dei generi agroalimentari misti".

Siete in continuo sviluppo…

"Sì, grazie alla nostra collocazione all'interno del Quadrante Europa, strategicamente vicino alla Modena-Brennero e alla Milano-Venezia, al Cargo Center dell'aeroporto Catullo e al terminal delle Ferrovie dello Stato, possiamo contare su flussi crescenti di traffico: oggi movimentiamo 500.000 tonnellate di ortofrutta all'anno per un volume d'affari superiore ai 350 milioni di euro. Qui confluiscono ortaggi, frutta fresca, agrumi e frutta secca da tutte le regioni italiane e dall'estero che, per il 50%, vengono esportati in particolare verso Germania, Austria e Paesi dell'Est".

Un polmone a livello continentale…

"Diciamo un macro punto di raccolta e smistamento dotato dei necessari servizi: logistica, spedizioni, informazioni sui prezzi e quantità movimentate, controlli merceologici effettuati da specialisti secondo le norme comunitarie, servizi fitosanitari e micologici, perizie sui prodotti a fini assicurativi, assistenza alla commercializzazione e osservatorio crediti, prelievi e analisi sui prodotti ad opera di due qualificati laboratori, uno privato e l'altro della CCIAA veronese. Inoltre qui operano aziende che distribuiscono prodotti ittici, fiori recisi, latticini e un cash & carry biologico aperto al pubblico".

Di tutto…

"Abbiamo anche un'area direzionale con le sedi delle principali organizzazioni di categoria del mondo agricolo e degli operatori commerciali, due società import-export, due banche, bar ristoro e sala congressi da 130 posti".

Per il futuro?

"A breve avvieremo un'innovativa rete informatica e un nuovo sistema di videosorveglianza e, nel medio periodo, insedieremo altre realtà distributive agroalimentari nei 60.000 mq. che abbiamo ancora a disposizione".

Abbiamo sentito parlare del Last Minute Market…

"E' una bella iniziativa, che abbiamo ufficializzato per primi e che prevede il dono delle merci invendute a Onlus del nostro territorio. Un altro nostro primato è la raccolta differenziata, per la quale abbiamo raggiunto l'ambizioso traguardo dell'86%. Inoltre siamo il primo centro agroalimentare in Italia ad aver collocato sul tetto un impianto fotovoltaico capace di produrre in un anno 1.829.176 kwh, il consumo di 850 famiglie".

Dal punto di vista promozionale?

"A livello business partecipiamo alla fiera berlinese 'Fruit Logistica' e, a livello sociale, promuoviamo la campagna nazionale 'Cinque colori del benessere' che l'anno scorso ha portato qui per lezioni e visite oltre 3000 alunni delle elementari e medie inferiori. In linea con questa iniziativa, il 19-20 giugno 2010, si è svolta nel nostro mercato la prima edizione di Magic Night, la notte bianca dello sport, basket, volley e danza, con la partecipazione del mitico Dan Peterson".

 

Dalla passione per il calcio alla professione odontoiatrica

 

Il profilo singolare di un professionista specializzato nel sorriso

 

Specialista nella riabilitazione estetica e funzionale su denti naturali e impianti, il dott. Maurizio Polati è oggi punto di riferimento a livello internazionale. Chi lo conosce lo apprezza per la vasta competenza e l'impegno profuso nello studio e nella ricerca di nuove e più evolute pratiche odontoiatriche. Un medico di talento, quindi, animato da una passione coltivata sin da ragazzo? Non proprio: per destino o per scelta avremmo potuto trovarlo dietro ai microfoni di qualche nota trasmissione sportiva... "Il mio è stato uno strano percorso, quanto meno inusuale. Prima di terminare l'iter universitario, infatti, ero già un affermato commentatore sportivo. Era l'epoca pionieristica delle radio libere e lo spazio per affermarsi nel settore non mancava di certo. Avevo persino superato una selezione che mi avrebbe consentito di entrare in RAI, nel prestigioso team di 90° minuto".

E invece come è andata?

"Decisi di non deludere i miei genitori e di terminare gli studi. Dopo la laurea ad Ancona in Medicina e Chirurgia, mi specializzai in Odontostomatologia. Mi piace definirmi un quasi cronista sportivo 'prestato' in pianta stabile all'odontoiatria...".

Attualmente lei si muove in due ambiti: quello prettamente clinico che svolge presso il suo Studio Odontoiatrico e quello della formazione che lo vede invece attivo all'interno dell'ACE Institute.

"Ho fondato questa struttura proprio per occuparmi di didattica: da qualche tempo organizziamo corsi annuali o stage full immersion che richiamano colleghi da tutto il mondo. E' un'attività che mi piace perché crea circolarità di informazioni: ogni incontro è un prezioso confronto tra professionisti".

Cosa caratterizza l'odontoiatria di nuova generazione?

"L'integrazione tra i concetti di estetica e funzionalità. Oggi l'estetica non è più considerata un semplice accessorio".

 

Un team di professionisti per rispondere alle richieste progettuali specifiche

 

Soluzioni di architettura contemporanea

 

Incontro con l'arch. Lucio Merlini

 

Il background dell'arch. Lucio Merlini spiega il personalissimo approccio del professionista all'architettura, maturato nel contatto, anche di lavoro, con i grandi architetti Carlo Scarpa e Aldo Rossi. "La loro - spiega Merlini - era una scuola fondata sul concetto cardine del 'divenire' inteso come capacità dell'edificio di appropriarsi del 'luogo', di identificarsi nel suo 'genius loci' per poi restituire, in base a una valenza etica dell'operare, una possibilità di fruizione non solo dal punto di vista dell'uso, ma anche dell'immagine".

La sua è un'esperienza approfondita e arricchita da collaborazioni prestigiose con grandi nomi dell'architettura contemporanea. Ai suoi clienti lei riesce ad offrire progetti con valori aggiunti: mi può dire quali?

"Credo che la mia attività sia diventata punto di riferimento per chiunque intenda realizzare gli spazi del vivere privilegiando sì la funzionalità ma anche il puro estro creativo. Persone che amano l'originalità e il comfort ma sempre in sintonia con l'ambiente circostante".

E voi offrite proprio questo...

"La nostra è una struttura che, grazie al suo valido team di professionisti, consente di rispondere con attenta cura a qualsiasi genere di necessità ed esigenza progettuale specifica. Il tutto garantendo il più alto livello qualitativo".

Tra i vostri progetti ci sono complessi direzionali e commerciali, edifici misti ad uso abitativo e commerciale e abitazioni singole. Qual è il filo rosso che identifica il vostro stile progettuale?

"Diciamo che i fili sono due: il primo ha a che fare con la continuità tra interno ed esterno: edifici che dialogano con l'ambiente e che si propongono come belvederi aperti sul paesaggio. Il secondo riguarda invece la valorizzazione del singolo e della collettività, spazi ampi per contenere flussi di persone anche consistenti ma nei quali l'individuo non si sente mai estraneo o spaesato. Spazi e volumi, quindi, a misura d'uomo e di comunità".

Altre caratteristiche forti dello Studio?

"La nostra esperienza e la nostra organizzazione ci permettono di rispondere a richieste progettuali specifiche, anche prendendo in considerazione evolute soluzioni in campo energetico e l'uso di materiali come l'acciaio e il vetro. Grazie ai sistemi informatici BIM e agli strumenti di Rapid Prototyping possiamo verificare la contestualizzazione, prevedere le prestazioni dell'edificio in base alla progettazione e far visionare al cliente anche le soluzioni più personalizzate".

 

Rima Tech: un futuro a dimensione europea

 

Azienda di successo nella progettazione e realizzazione di innovativi impianti pubblicitari e segnaletici, Rima Tech si è organizzata e potenziata per conquistare il mercato estero

 

Incontro con il titolare Riccardo Parigi

 

Una piccola impresa nata nel 1998 spicca il volo e diventa un'azienda dalle commesse importanti nel settore della carpenteria metallica, punto di riferimento per i supporti pubblicitari e la segnaletica installati presso grandi infrastrutture, prime fra tutte gli scali aeroportuali di Fiumicino e Ciampino, ma anche stazioni ferroviarie, Asl, enti comunali e regionali e fiere, come testimoniano i lavori eseguiti per la Nuova Fiera di Roma. Rima Tech non è un'impresa qualunque bensì la riuscita espressione di un imprenditore, Riccardo Parigi, che ha sempre amato mettersi in gioco e che, forte della sua esperienza nell'ambito della serramentistica, dodici anni fa decise di puntare su un mercato di nicchia di cui aveva intuito le potenzialità. Un'intuizione giusta, visto il successo di una piccola azienda, diventata negli anni realtà importante nel mondo dell'advertising e della produzione di supporti fisici per la segnaletica di genere. Oggi Rima Tech è pronta a nuove sfide e si sta organizzando per affrontare con determinazione il mercato europeo. "Puntiamo ad acquisire clienti importanti anche all'estero - spiega Riccardo Parigi - un progetto che ci ha richiesto di rinforzare alcuni settori strategici dell'azienda e di avvalerci di collaboratori dalle comprovate doti manageriali. Per quanto riguarda il reparto vendite, il responsabile di riferimento è il dott. Fabrizio Cananà, un professionista di considerevole esperienza, con un passato dirigenziale di successo presso primarie multinazionali attive nell'ambito dei sistemi arredamentali, l'uomo giusto per andare alla conquista dell'Europa. Per quanto riguarda invece il settore amministrativo, lo abbiamo affidato al dott. Roberto Demurtis, proveniente da una grossa azienda del settore arredi, persona all'altezza del nostro progetto di crescita. Abbiamo inoltre potenziato il reparto progettazione e design, fiore all'occhiello che vede impegnati qualificati ingegneri, architetti e designer".

Cosa fa di Rima Tech un'azienda affidabile e innovativa?

"Anzitutto il fatto che facciamo tutto in house, dalla progettazione alla produzione sino all'installazione. Stampiamo in azienda anche ciò che viene pubblicizzato tramite le nostre realizzazioni. Altri punti a nostro favore sono le progettazioni su misura e l'estrema puntualità delle consegne. Le faccio un esempio, qualche giorno fa un importante aeroporto chi ha richiesto con urgenza delle particolari finiture d'interni: si sono rivolti a noi perché sanno che tutto sarà pronto per la data prevista".

L'azienda conta oggi su circa 3000 mq. di superficie suddivisa tra aree di produzione, stampa e amministrazione ed è forte di un organico di circa 50 unità tra dipendenti e collaboratori: un'organizzazione perfetta...

"Ogni richiesta proveniente dai clienti viene seguita nei dettagli secondo due principali direttrici: la progettazione, concentrata su concept, sviluppo del design, ingegnerizzazione, impianti elettrici e stampa digitale, e la produzione, comprensiva di montaggio e manutenzione".

Quindi progettazione, realizzazione... ma non solo".

"Del mio gruppo imprenditoriale fanno parte anche Media One e Media 5, concessionarie di spazi pubblicitari. In questo modo abbiamo potuto accreditarci sul mercato come partner strategico di grandi aziende per tutto ciò che riguarda la segnaletica e la pubblicità in grandi strutture".

Il suo motto è "lean thinking", letteralmente "pensare snello". E' la vostra filosofia?

"Sì, crediamo fortemente nel concetto di ottimizzazione dei processi aziendali e nella minimizzazione di ciò che in termini produttivi i giapponesi definiscono 'muda', spreco. Garantire la massima efficienza è frutto della massima coesione e della massima sinergia tra i vari reparti: da noi tutto viene attentamente pianificato e svolto all'interno della nostra sede".

Che ruolo svolge Rima Tech nell'ambito della comunicazione?

"I principi guida della nostra produzione sono design innovativo e grande cura per il dettaglio: non fabbrichiamo semplicemente supporti ma, utilizzando la creatività, contribuiamo con le nostre soluzioni a valorizzare in modo determinante il messaggio del prodotto o del servizio reclamizzato. In poche parole, ne esaltiamo la capacità comunicativa".

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